Psicoterapia Familiare

L’individuo in realtà non esiste, siamo tutti frammenti di famiglie che galleggiano.
C. Whitaker

La psicoterapia familiare in ottica Sistemico-Relazionale si fonda sul presupposto che non sia possibile spiegare lo sviluppo di un individuo indipendentemente dal sistema, cioè dalla rete di relazioni significative, di cui esso é parte, né che sia possibile comprendere il comportamento degli individui avulso dal contesto, cioè dalle circostanze e situazioni, in cui esso ha luogo.
Sulla scorta di tale costrutto, la terapia che prevede la partecipazione collettiva di tutti i membri familiari vuole lavorare sulle complesse dinamiche comunicativo-relazionali che si strutturano all’interno del sistema famiglia, per poter far si che tutti i protagonisti possano prendersi cura delle loro reciproche relazioni.
I rapporti familiari costituiscono una parte fondamentale della salute emotiva di ciascun componente della famiglia.

È molto utile lavorare su un duplice fronte: da un lato per cambiare la famiglia interna che ogni persona si porta nella testa, così da poter cambiare la posizione (percepita o reale) del paziente nella famiglia; dall’altro lato per cambiare gli stili interattivi nel contesto familiare. Il cambiamento degli stili interattivi con la famiglia attuale genererà una modifica della famiglia interna.

La terapia familiare agisce attraverso costanti passaggi in cui si punta lo zoom sul singolo e poi si passa al grandangolo attraverso cui si osserva il sistema familiare nella sua interezza.
Le opinioni, emozioni, aspettative, definizione di ruolo dei diversi componenti della famiglia diventano centrali nella terapia tanto quanto l’osservazione dei loro comportamenti interattivi.

Ma ciò che viene osservato non fa riferimento esclusivamente alle dinamiche del qui ed ora. Si allarga la visuale anche sugli aspetti trigenerazionali che hanno un impatto sul trasferimento dei modelli relazionali da generazione in generazione. E non fa riferimento solo alle relazioni nucleari ma, attraverso il principio dell’intensità dei legami, si punta il focus sulle relazioni qualitativamente significative.

La famiglia è un’organizzazione complessa di relazioni di parentela
che ha una storia e che crea storia.
Scabini

QUANDO E’ UTILE UN PERCORSO DI PSICOTERAPIA FAMILIARE?

La famiglia per poter affrontare funzionalmente il proprio processo evolutivo è necessario che sviluppi: la capacità di ristrutturazione, ovvero di modificare la propria struttura ed organizzazione in base alle richieste degli stadi evolutivi del ciclo di vita e la capacità di adattamento, per mantenere continuità ed assicurare crescita psicosociale ai suoi membri.

Può accadere che, in alcuni momenti:

• la famiglia non riesca ad utilizzare le proprie risorse,
• uno dei membri presenti delle manifestazioni sintomatologiche,
• le dinamiche relazionali interne risultino essere disfunzionali e dolorose per tutti i componenti del sistema,
• il passaggio da una fase evolutiva a quella successiva (separazione, nascita dei figli, adolescenza dei figli, pensionamento, ecc.) generi caos, disorientamento, dolore.

In questi casi, risulta utile intraprendere un percorso volto al cambiamento che consentirà la creazione di cornici differenti all’interno delle quali possono essere rintracciate nuove mappe, necessarie affinché la famiglia sperimenti alternative che sblocchino i consueti “ingranaggi” relazionali, rendendo comprensibile, ai membri che ne sono protagonisti, la complessità delle relazioni e del paradigma familiare.

In questo modo i componenti del sistema acquisiranno nuovi significati relazionali, sperimenteranno ruoli alternativi a quelli consueti e leggeranno con diverse lenti non solo se stessi, ma anche tutto ciò che appartiene al familiare.

I membri della famiglia dovrebbero parlare l’uno con l’altro,
ma non l’uno dell’altro.
S. Minuchin