fbpx

Ghosting: la fine “traumatica” delle relazioni

Relazione di coppia

Ghosting: andiamo ad analizzare il significato di questo termine e di cosa rappresenta.

La parola “fine”, a volte, risulta essere difficile da gestire specialmente quando riguarda delle relazioni di coppia o amicali in cui sentiamo di avere investito molto delle nostre energie positive anche di natura affettiva, del nostro tempo, delle aspettative e speranze. 

A volte l’epilogo di una relazione può essere doloroso, se non addirittura traumatico tanto da far cadere chi subisce la rottura in una condizione di sconforto e sofferenza. 

Le relazioni, da che mondo è mondo, sono sempre iniziate e finite anche dolorosamente, ma l’avvento dei social media complica di certo le cose. Scopriamo insieme una delle “patologie di rottura relazionale” dei nostri tempi digital. 

Ghosting significato: cos’è questo fenomeno?

Com’è la parola stessa indica, è una modalità adottata da uno dei due partner per chiudere la relazione in cui la persona sparisce all’improvviso, diventa un fantasma, cioè interrompe qualsiasi contatto con il partner rendendosi irreperibile, non risponde più alle telefonate né ai messaggi né alle e-mail, blocca l’altro su tutti i social media. 

Sparisce nel nulla, insomma, senza lasciare tracce, avvolgendosi in un mantello dell’invisibilità cucito con trame di indifferenza e silenzio. Tenta un atto di magia: cancella la propria presenza, si annulla, sparisce come il coniglio nel cappello del mago. 

Nessuna tragedia finale, nessun epilogo e, dunque, nessuna responsabilità e nessuna colpa.

Il ghoster, che non desidera più continuare la relazione la chiude evitando il confronto e di conseguenza il conflitto. Gestisce la fine della storia in silenzio e in ombra. Non vuole assumersi la responsabilità della sofferenza dell’altro e non accetta di pensarsi ed essere considerato cattivo e colpevole

L’unico modo che ha per non affrontare il confronto con l’altro in cui l’immagine di Sé che riceverebbe in feedback sarebbe negativa, è quello di scomparire. 

Attiva, così, un meccanismo di evitamento in cui fugge dall’altro e dalla propria responsabilità relazionale, perché non tollera il disagio interiore generato dal conflitto emotivo della separazione. 

Il ghoster è una persona che non ha sviluppato adeguatamente competenze relazionali ed affettive, quindi, manifesta nella gestione dei rapporti una certa quota di immaturità che, se da un lato, potrebbe essere attribuita a tratti narcisistici, dall’altra potrebbe indicare la presenza di uno stile di attaccamento insicuro, riattivato nelle relazioni adulte. 

Il Ghosting ai tempi social

Il ghosting è espressione di una scarsa empatia relazionale e di una tendenza individuale e sociale che spinge all’egoismo, all’individualità, al narcisismo.

Il ghosting, di certo, non è un fenomeno recente: c’è sempre stato chi usciva a comprare le sigarette senza mai più fare ritorno a casa. Ma è indubbio che l’uso dei social media, come mezzo di mediazione relazionale, offre una maggiore possibilità di scomparire da una relazione. 

Il Ghosting è, dunque, un fenomeno sempre più diffuso, perché le relazioni gestite attraverso le piattaforme digitali sono facili da instaurare e ancor più facili da rompere. Inoltre, nei nostri tempi osserviamo sempre un maggiore disinvestimento affettivo, fatto di incertezze, paure, difficoltà a mantenere delle relazioni stabili nel tempo allo slogan di “libertà”. 

L’innovazione tecnologica globale ha investito la sfera mentale, sociale e sentimentale, producendo nuove tipologie di rapporti che si riproducono in una cassa di risonanza affettiva multimediale (Veneruso, 2019). 

Si è modificata la consistenza dell’esperienza, da solida è diventata liquida, come afferma Bauman, a volte è così effimera da sembrare gassosa. Tutto scorre sulla pelle dell’uomo che, riemergendo dall’immersione dell’esperienza, si ritrova asciutto come se non ci fosse stato nessun contatto. (Cantelmi, Carpino). 

La tecnologia, seppur utile e necessaria per molti aspetti, permette alle persone di vivere le relazioni con minori vincoli, in continua connessione ma, a volte, senza autentici contatti, capaci di esprimere intensità ma che in un attimo dopo evaporano senza lasciare traccia. 

Le fasi post Ghosting

Il ghosting è un vero e proprio abuso emotivo nei confronti dell’altro che può ingenerare dei traumi in chi subisce tale fenomeno. 

Queste persone provano, infatti, un profondo senso di perdita, di disorientamento, di rifiuto, di disvalore: “non merito nemmeno una spiegazione per la fine della relazione”. 

Il fatto di non venire a conoscenza della causa della rottura non fornisce gli elementi necessari per una sana elaborazione dello scisma relazionale

– Fase delle Ipotesi

La vittima, che non riesce più a comunicare con ghoster, teme che gli sia accaduto qualcosa di drammatico, un improvviso problema di salute, lavorativo familiare ed entra in uno stato di profonda preoccupazione. Si attiva in tutti i modi per cercare di scoprire cosa sia successo, ma senza riuscirci. Oppure pensa che il ghoster stia vivendo solo una fase di stress o disagio personale, del tutto sganciato dalla relazione, e si convince che il periodo di distacco sia solo una fase passeggera. Attende, quindi, con ansia il ritorno nella relazione dell’altro.  

– Fase dell’Attesa

La vittima fa i conti con l’assenza prolungata del ghoster e, quindi, la fiducia iniziale comincia a vacillare. Prova tristezza, smarrimento, impotenza. La maggior parte delle energie e dei pensieri sono indirizzati verso la comprensione del comportamento dell’altro. Tutto il resto passa in secondo piano e non c’è un positivo investimento sul futuro.   

– Fase dell’Umiliazione

La vittima si trova di fronte ad una realtà nebbulosa, in cui fa un’estrema fatica a comprendere cosa realmente abbia spinto l’altro a sparire del tutto dalla sua vita. Non si capacita e non fa altro che ripensare a tutti i comportamenti e le conversazioni per scovare un significato dal quale partire per elaborare la rottura. 

Vive delle sensazioni molto spiacevoli, di vuoto, perdita, ma anche di profonda umiliazione. Sente di essere stata cancellata, letteralmente uccisa. Sente di essere stata indegna persino di una spiegazione e facilmente si pensa a come sbagliata, tendendo ad assumere su di sé la responsabilità dello scisma relazionale. 

Prova vergogna e la rabbia diventa invadente. Vive disperazione e senso di irrisolto.

Ghosting: sensazioni ed emozioni

Quali sensazioni/emozioni sono, dunque, prevalenti in chi subisce il ghosting?

  • Disillusione
  • Incredulità
  • Ansia/preoccupazione
  • Umiliazione
  • Inadeguatezza
  • Rifiuto
  • Smarrimento
  • Tristezza
  • Impotenza 
  • Vuoto e perdita
  • Vergogna
  • Rabbia
  • Disperazione
  • Senso di irrisolto
  • Colpa 

Come affrontare il Ghosting?

Non ci sono delle regole o delle ricette che fanno “guarire” dal trauma relazionale che viene ingenerato dal Ghosting. Voglio offrire soltanto degli input da cui attivare delle riflessioni per chi vive questo fenomeno:

1. Il comportamento del ghoster ha a che fare con il suo mondo affettivo, caotico o distanziante, e non ha, di solito, nulla a che vedere con il valore del partner. Sta manifestando l’impossibilità di affrontare un disagio interno mettendo in campo un meccanismo di evitamento del conflitto.

2. È importante, dunque, non colpevolizzarsi prendendo sulle proprie spalle tutta la responsabilità della rottura. Non è scomparso perché sei non amabile o non meritevole d’amore. Non è andato via perché non corrispondevi alla perfezione, perché hai sbagliato qualche comportamento, perché saresti dovuto essere migliore, più attento, più in silenzio. 

3. È altrettanto importante riconoscere il proprio valore e non far sì che questa esperienza schiacci l’autostima.

4. La rottura della relazione, solitamente, viene sempre preceduta da dei segnali che, spesso, non siamo predisposti a cogliere.

5. Le relazioni implicano dei rischi, non farti condizionare da questa esperienza nella gestione dei rapporti futuri. 

6. Accogli le emozioni negative che provi a seguito dell’abbandono. 

Se percepisci che la sofferenza è molto intensa puoi sempre rivolgerti ad un professionista che possa aiutarti a superare questa fase della tua vita. Perché, ricorda:

è solo un piccolo tratto del tuo cammino che sei in grado di superare!

Domande o curiosità? Scrivimi pure

Campo nuovo

Gelosia digitale: come i social media impattano sulle dinamiche di coppia

Gelosia digitale: come i social media impattano sulle dinamiche di coppia

Nel terzo millennio, la diffusione capillare di internet e degli smartphone ha favorito l’utilizzo massiccio dei social network, dei servizi di messaggistica e delle dating app che hanno cambiato radicalmente il modo di vivere le relazioni, soprattutto quelle d’amore L’iperconnessione è diventata una caratteristica dei rapporti, un modo per essere sempre collegati, un tutt’uno con un altro o con altri

La gelosia: mostro dagli occhi verdi?

La gelosia: mostro dagli occhi verdi?

Quando la gelosia è moderata rientrando nella dinamica affettiva tra due persone allora può essere definita “fisiologica” ed è legata al senso di protezione verso un rapporto che riteniamo importante. Una gelosia eccessiva diventa fonte di malessere per chi la sperimenta e per chi la subisce, danneggiando la relazione.